AMBIENTI CONFINATI: LA NUOVA NORMA UNI 11958
UNI ha pubblicato la nuova norma UNI 11958:2024 “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento – Criteri per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi”, entrata in
La linea vita è un sistema anticaduta installato in copertura fondamentale per la sicurezza di tutti coloro che, a vario titolo devono operare in quota su edifici e capannoni.
L’accesso, il transito e l’esecuzione dei lavori su tetti e coperture, posti ad un’altezza maggiore di 2 m da un piano stabile di calpestio, devono obbligatoriamente avvenire in condizioni di sicurezza, grazie alla corretta progettazione di misure preventive e protettive legate ai sistemi anticaduta.
La corretta progettazione della linea vita rappresenta il primo e fondamentale passaggio per garantire la sicurezza degli operatori che lavorano in quota.
I sistemi di protezione contro le cadute dall’alto sono suddivisi in classi:
La scelta dei sistemi anticaduta, se non corretta, può essere inutile o addirittura accrescere il rischio per il lavoratore.
Erroneamente si crede che le linee vita siano pre-certificate, ma esse sono pre-omologate in laboratorio ma solo nella componentistica: resta compito del professionista verificare la struttura esistente e la corretta installazione del sistema d’ancoraggio su tale struttura.
Il Datore di Lavoro può incorrere nelle seguenti principali sanzioni (D.Lgs. 81/08 e DPR 461/02)
Tutte le ammende sono da aumentare del 9.60% in relazione a quanto emanato dalla L.99/2013
Mancata fornitura dei sistemi di protezione anticaduta (a carico del proprietario dell’immobile): In caso di infortunio: Omicidio o lesioni personali colpose. Artt. 589 e 590 del Codice Penale.
UNI ha pubblicato la nuova norma UNI 11958:2024 “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento – Criteri per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi”, entrata in
Con il Decreto Ministeriale n. 195 del 17 dicembre 2024, il Ministero del Lavoro ha approvato per la prima volta il Piano Integrato per la Salute
Con l’ interpello n. 6/2024 , pubblicato in risposta all’ istanza presentata dal Consiglio Nazionale degli ingegneri , Il Ministero del Lavoro ha fornito nuovi chiarimenti in
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