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RISCHIO CANCEROGENO: LA SICUREZZA NELLA SALDATURA

La saldatura è una delle attività in cui sono più presenti sostanze pericolose, ad esempio sotto forma di fumi, polveri, vapori e gas.

Complessivamente nei fumi e nei gas conseguenti alle attività di saldatura si trovano circa 40 sostanze chimiche tra cui: alluminio, piombo, cadmio, cromo, cobalto, ferro, fluoro, rame e zinco.
Oggi ci concentriamo sui rischi del cromo esavalente, in particolare sull’esposizione ai fumi di saldatura che si generano durante la saldatura dell’acciaio inox

Acciaio Inox

Cromo, Manganese e/o Nickel, che contribuiscono alle caratteristiche di robustezza e durabilità dell’acciaio, sono componenti essenziali della materia base. Per lo stesso motivo la composizione degli elettrodi per la saldatura deve armonizzare con la composizione della materia base da saldare.

Il calore intenso generato dall’arco elettrico vaporizza una frazione di metallo dell’elettrodo e nel bagno di fusione. Qualsiasi vapore di metallo che fuoriesce dall’arco di saldatura si condensa appena raffredda e si ossida nei fumi di saldatura. I vari metodi di saldatura generano quantità diverse di fumi e di concentrazioni di sostanze nocive. La maggior parte dei particolati misurano alla fonte 0.01-0.1 μm, quindi facilmente inalabili; possono penetrare all’interno dei polmoni e anche, con il tempo, nel sangue.

Principali effetti sulla salute del Cr (VI)

Il Cr (VI) è un noto cancerogeno e studi di ricerca hanno chiaramente dimostrato che l’esposizione a questa sostanza può danneggiare la salute.

I principali effetti che vengono associati all’esposizione sono:

  • Cancro ai polmoni
  • Asma
  • Ulcerazioni delle mucose del setto nasale
  • Ulcerazioni della pelle
  • Dermatiti allergiche e da contatto
  • Disturbi della fertilità e della riproduzione

Normalmente il cromo presente nella materia base e nell’elettrodo per saldatura non appare nella forma esavalente. Tuttavia durante il processo di saldatura, il composto fondente con base alcalina reagisce con il cromo generando Cr(VI), che viene emesso nei fumi di saldatura

Valori limite di esposizione

Recentemente, con la Direttiva (UE) 2017/2398 e suo recepimento a italiano con il D.Lgs 1 giugno 2020 n. 44, si è andato a modificare l’Allegato XLIII del D.LGS 81/08.

I valori limite di esposizione professionale per i composti di Cr(VI) definiti cancerogeni ai sensi dell’art. 2, lettera a), punto i) sono di 0.005 mg/m3. E’ previsto un periodo transitorio che estende il valore limite e 0.010 mg/m3 fino al 17 gennaio 2025 e 0.025mh/m3 per i procedimenti di saldatura o taglio al plasma o analoghi procedimenti di lavorazione che producono fumi fino al 17 gennaio 2025.

Prevenzione e riduzione dei rischi da esposizione

Alcune considerazioni critiche riguardano il metodo e la portata dei sistemi ventilazione e di aspirazione dei fumi, le abitudini di lavoro, la formazione del personale e i materiali che vengono saldati. Inoltre i rischi non sono limitati al Cromo, anche la presenza di Nickel, Manganese e di altri elementi sono rischi noti.

I principi di prevenzione cui deve attenersi il datore di lavoro nella programmazione degli interventi di miglioramento sono quelli di prevenzione primaria ovvero:

  • la sostituzione, quando possibile, di una sostanza o preparato con uno a minore tossicità;
  • minimizzare la formazione di fumi che si possono originare durante le lavorazioni.

In particolare i seguenti accorgimenti pratici ed organizzativi (misure collettive) possono essere un ottimo sistema di prevenzione del rischio legato ad agenti chimici:

  • utilizzare opportuni sistemi di estrazione (aspirazione) o di diluizione dell’aria (ventilazione forzata);
  • utilizzare sempre, in abbinamento ad estrazione/diluizione, impianti di aspirazione localizzata in prossimità del punto di saldatura adeguati a ridurre la dispersione di aerosol nell’ambiente (ideale ‘ciclo chiuso’, ecc.).

La ventilazione generale deve essere realizzata rispettando i seguenti principi:

  • l’estrazione dell’aria deve avvenire esclusivamente per via meccanica e non essere inferiore a 6 ricambi/ora;
  • le bocchette di estrazione devono essere preferibilmente collocate in alto mentre quelle di mandata in basso, in questo modo si riesce ad utilizzare al meglio il movimento ascensionale degli aeriformi caldi (gas/vapori derivati dalla saldatura e dall’aria in contatto con le parti calde);
  • l’aria in uscita deve essere compensata con uguali volumi di aria in entrata;
  • la compensazione può essere naturale se le aperture hanno una superficie adeguata (1/12 della superficie di calpestio) e una sufficiente distanza dalle aperture per l’estrazione.

Durante le fasi di saldatura va sempre prevista l’aspirazione localizzata, con l’elemento di captazione posizionato presso la zona operativa.

               Campionamento ambientale

Al fine di verificare la presenza delle sostanze pericolose sopra citate e verificare i limiti di esposizione è necessario procedere con un campionamento ambientale.

I fumi vengono raccolti prelevando un volume di aria noto attraverso un filtro montato su un campionatore in grado di raccogliere la frazione inalabile delle particelle aerodisperse. Il campionatore deve essere indossato dal lavoratore, nella zona respiratoria che si trova dietro il riparo del facciale.

Occorre campionare almeno un saldatore ogni 4, per ogni gruppo omogeneo.

I saldatori appartengono allo stesso gruppo omogeneo se:

  • saldano lo stesso materiale con la stessa tipologia di filo o elettrodo
  • saldano per lo stesso tempo
  • eseguono la stessa lavorazione
  • lavorano sullo stesso tipo di manufatto

Si suggerisce di eseguire due campionamenti sul lavoratore e almeno un campionamento dell’area limitrofa alla zona di saldatura.

Registro degli esposti

I lavori per i quali la valutazione del rischio ha evidenziato un rischio per la salute sono sottoposti a sorveglianza sanitaria. Tali lavoratori sono iscritti nel registro nel quale è riportata, per ciascuno di essi, l’attività svolta, l’agente cancerogeno o mutageno utilizzato e, ove noto, il valore dell’esposizione a tale agente.

A decorrere dal 10 febbraio 2021le comunicazioni relative ai registri di esposizione ad agenti cancerogeni, mutageni e biologici devono avvenire esclusivamente attraverso il servizio online “Registro esposizione” a disposizione di tutti i datori di lavoro.

 

Sicurezza Formazione è esperta nella redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). 

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