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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI: NUOVE INTEGRAZIONI PER LA NORMA ISO 11228-1.

CHE COS’È LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI?

La Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) è definita dall’ art. 167 del D. Lgs. 81/08 come l’insieme delle “operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”.

La Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) può determinare patologie da sovraccarico biomeccanico e in particolare patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari.

La Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) può rappresentare un rischio in relazione a:

  • Caratteristiche, peso, ingombro e posizione del carico;
  • Sforzo fisico richiesto per movimentare il carico;
  • Caratteristiche dell’ambiente di lavoro (spazio disponibile, tipo di pavimentazione, dislivelli, microclima);
  • Esigenze connesse all’attività;
  • Fattori individuali di rischio.

La normativa (art. 168 del D. Lgs. 81/08) stabilisce che il datore di lavoro deve adottare le misure organizzative necessarie e ricorrere ai mezzi appropriati, in particolare attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) da parte dei lavoratori.

 

CHE COSA PREVEDONO LE DIVERSE NORME TECNICHE PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI?

I criteri di riferimento per la valutazione del rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC) sono definiti dalle Norme Tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3). Nello specifico:

  • la Norma ISO 11228-1 è il riferimento per l’analisi del rischio da sollevamento e trasporto;
  • la Norma ISO 11228-2 è il riferimento la valutazione della movimentazione da spinta e traino;
  • la Norma ISO 11228-3 è il riferimento per l’analisi dei bassi carichi ad alta frequenza.

 

QUALI SONO LE NOVITÀ DELLA NORMA ISO 11228-1 EDIZIONE 2022?

La Norma ISO 11228-1 tratta in maniera specifica i limiti raccomandati per sollevamento, abbassamento e trasporto manuale in relazione a intensità, frequenza e durata del compito lavorativo.

La Norma fornisce, inoltre, i requisiti e le raccomandazioni relativi all’analisi di una pluralità di variabili dell’attività lavorativa e consente di valutare i rischi per la salute dei lavoratori soggetti a Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC).

La Norma Tecnica si applica in condizioni specifiche di Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC), vediamo sotto nel dettaglio quali sono:

  • per oggetti con massa superiore a 3 Kg;
  • in condizioni di velocità di cammino moderata tra 0,5 m/s e 1,0 m/s su superficie orizzontale;
  • giornata di lavoro di 8 ore (ma può considerare anche giornate di lavoro fino a 12 ore).

LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA NORMA ISO 11228-1 

La Norma ISO 11228-1 tratta in maniera specifica i limiti raccomandati per sollevamento, abbassamento e trasporto manuale in relazione a intensità, frequenza e durata del compito lavorativo.

La nuova edizione della norma conferma l’approccio per step e ognuno rappresenta una verifica che consente il passaggio a quello successivo solo se positiva. Al contrario, evidenzia la necessità di riprogettare l’attività lavorativa.

Gli step previsti dalla normativa sono i seguenti:

  • Step 1: verifica dei pesi limiti

La prima verifica da effettuare consiste nel controllare che il peso sollevato sia inferiore ai pesi di riferimento. Rispetto alla precedente versione della Norma, viene aggiunta una tabella nell’allegato B che definisce i pesi di riferimento da utilizzare (già riportati nella ISO TR 12295) e definisce l’intervallo di riferimento per l’età adulta tra 20 e 45 anni (e non più 18 e 45 come nella versione precedente).

  • Step 2: valutazione rapida

Sulla base di una serie di condizioni di accettabilità che dipendono dalle geometrie del compito da svolgere, da questo step può emergere un rischio accettabile o critico o dubbio; nei primi due casi, la valutazione del rischio è completata, nel terzo caso si procede con lo step successivo. Da questo punto di vista la nuova versione delle UNI ISO 11228-1 non introduce particolari novità e la metodologia di valutazione rimane come la precedente, prevista anche all’interno della ISO TR 12295.

  • Step 3: determinazione dei limiti

In questa fase viene verificato il peso di riferimento tenendo conto delle geometrie di spostamento richieste dai compiti e dell’organizzazione dell’attività lavorativa.

La verifica si basa sul metodo NIOSH che prevede compito singolo o composito a seconda della realtà da analizzare e valutare.

Le novità introdotte dalla nuova versione della normativa in questo step sono:

  1. Inserimento tabella per classificare a fasce i valori di indice di sollevamento calcolati
  2. Correzione formula relativa ai compiti compositi
    Viene “corretta” la formula introdotta da Tom Waters per calcolare l’indice di sollevamento composito quando, nell’arco della giornata, vengono svolti più compiti diversi di sollevamento dalla stessa persona. Viene limitato a 10 il numero massimo di sub-compiti da analizzare con questa formula per compensare gli errori che la formula genera quando i compiti da analizzare sono molti.
  3. Modifica della formula per il calcolo del Reccommended Mass Limit: aggiunta degli ultimi fattori di rischio (sollevamento a più operatori, sollevamento a un arto, tempo di sollevamento > 8 ore)
  4. Modifica della tabella relativa alla frequenza
    Per tenere conto anche della dislocazione verticale e limitare il numero di sollevamenti al minuto valutabili con il metodo.
  • Step 4: pesi raccomandati cumulativi per giornata

A questo step si arriva quando è previsto il trasporto di pesi per distanze superiori a 1 metro e impone dei limiti in termini di peso cumulativo nel turno di lavoro (6 ton). Rispetto alla precedente versione della norma, rimangono invariati i limiti di 25 kg per singolo sollevamento e i 15 sollevamenti al minuto; lo step fornisce i riferimenti per verificare che il peso, complessivamente sollevato e trasportato nell’arco della giornata, non ecceda certi limiti (limite ridotto a 6.000 kg rispetto ai 10.000 kg previsti dalla precedente versione).

  • Step 5: pesi raccomandati cumulativi in base al tempo

Le formule previste dalla normativa per questo step consentono di verificare il peso trasportato cumulativo, tenendo conto della distanza, dell’altezza delle mani e di altri fattori. La nuova versione della normativa introduce una tabella che permette di verificare che i pesi sollevati e trasporti cumulativamente nell’arco delle ore, non superino certi valori.

 

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