Come ricordato nella campagna europea 2018-2019 “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose” l’esposizione alle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro europei è molto più comune di quanto s’immagini. Infatti, se il numero dei prodotti chimici presenti sul mercato continua ad aumentare, aumentano anche i lavoratori che si trovano ad utilizzarne di nuovi durante l’attività lavorativa.
Come comprendere se le sostanze utilizzate sono pericolose, se possono avere effetti nocivi sull’organismo o sull’ambiente?
Oltre alle schede dati di sicurezza (SDS – Safety Data Sheet), che forniscono dettagliate informazioni sulle sostanze utilizzate, anche la lettura dell’etichetta dei prodotti fornisce tuttavia importanti informazioni.
Per parlare della lettura delle etichette, con riferimento anche a quanto indicato nel regolamento CE n. 1272/2008 del 16 dicembre 2008 (Regolamento CLP – Classification, Labelling and Packaging), possiamo soffermarci sul documento Inail “Agenti chimici pericolosi: istruzioni ad uso dei lavoratori”, un documento realizzato dalla Contarp dell’Inail e a cura di Elisabetta Barbassa, Maria Rosaria Fizzano e Alessandra Menicocci.
Etichette: l’obbligo e le informazioni
Il documento Inail indica che chi immette sul mercato una sostanza o una miscela pericolosa “ha l’obbligo di apporvi un’etichetta che dia informazioni circa la sua pericolosità”.
In particolare, l’etichetta apposta sulla confezione “deve contenere le seguenti informazioni:
- nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore o dei fornitori;
- quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione;
- identificatori di prodotto (nome e numeri);
- eventuali pittogrammi di pericolo;
- avvertenze, se ve ne sono;
- indicazioni di pericolo, se ve ne sono;
- eventuali consigli di prudenza;
- informazioni supplementari, se necessarie.
Con riferimento a quanto indicato nel Regolamento CLP, che ha modificato il sistema di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele, segnaliamo che:
- le “frasi H” o “Indicazioni di Pericolo” descrivono la natura del pericolo legato a sostanze e miscele. In particolare, le frasi H sono composte da tre numeri, di cui il primo indica il tipo di pericolo (2 pericolo fisico; 3 pericolo per la salute; 4 pericolo per l’ambiente);
- le “frasi P” o “Consigli di Prudenza” indicano le misure raccomandate per prevenire o minimizzare gli effetti dannosi dei prodotti chimici. Le frasi P sono formate dalla lettera P seguita da tre numeri di cui il primo indica il tipo di precauzione da adottare (1 generale, 2 prevenzione, 3 reazione, 4 conservazione, 5 smaltimento).
Il documento riporta ulteriori indicazioni sulle etichette:
- se la sostanza ha una classificazione armonizzata l’etichetta riporta le indicazioni di pericolo presenti nella tabella 3 dell’allegato VI del regolamento CLP più quelle relative a ogni altra classificazione non compresa in quella armonizzata;
- ai fini di contenere il numero dei consigli di prudenza è stabilito che sull’etichetta non figurino più di sei consigli di prudenza, a meno che non lo richieda la natura e la gravità dei pericoli;
- Il fornitore è libero di scegliere l’ordine delle indicazioni di pericolo;
- è importante ai fini di una maggiore comprensibilità dell’etichetta che su di essa non figurino consigli di prudenza ridondanti o superflui;
- nel caso la sostanza o miscela sia fornita al pubblico è necessario riportare sull’etichetta il consiglio di prudenza che riguarda lo smaltimento della sostanza o miscela, nonché lo smaltimento dell’imballaggio, a meno che questi non presentino alcun pericolo per la salute umana o per l’ambiente.
Etichette: apposizione e deroghe
Con riferimento a quanto indicato dalla normativa per l’etichettatura, il documento Inail indica che l’etichetta “va apposta saldamente su più facce dell’imballaggio che contiene la sostanza o miscela e deve poter essere letta orizzontalmente quando l’imballaggio è posto in condizioni normali. Il colore e la presentazione dell’etichetta sono tali che i pittogrammi devono risultare chiaramente visibili”.
Inoltre, le informazioni contenute nell’etichetta devono essere facilmente leggibili e indelebili e le indicazioni sulle dimensioni dell’etichetta sono contenute nella tabella 1.3 dell’allegato I del regolamento CLP.
Si riportano poi i casi nei quali esistono delle deroghe particolari all’etichettatura:
- bombole del gas trasportabili;
- bombole del gas per propano, butano o gas di petrolio liquefatto;
- aerosol e contenitori muniti di un dispositivo sigillato di polverizzazione e contenenti sostanze o miscele classificate come pericolose in caso di aspirazione;
- metalli in forma massiva, leghe, miscele contenenti polimeri, miscele contenenti elastomeri;
- esplosivi immessi sul mercato destinati a produrre effetti esplosivi o pirotecnici;
- sostanze o miscele classificate come corrosive per i metalli, ma non classificate per la corrosione della pelle o per gravi lesioni oculari (categoria 1).
Occhio alle etichette
Riportiamo, in conclusione, alcune indicazioni tratte dalle schede informative “Sostanze pericolose: istruzioni per l’uso” allegate al documento Inail.
Le schede, rivolte ai lavoratori, ricordano l’importanza sia delle schede dati di sicurezza (“consulta le Schede Dati di Sicurezza dei prodotti prima dell’uso. Riceverai le informazioni necessarie per un comportamento sicuro, anche in caso di incidente”), sia delle etichette:
- leggi sempre l’etichetta prima di utilizzare un prodotto chimico. Non farlo significa ignorare i rischi che si corrono;
- non travasare sostanze in contenitori diversi dagli originali. Se devi farlo, ricordati di bonificare prima accuratamente il nuovo contenitore, togliendo, se presente, la vecchia etichetta ed etichettandolo di nuovo;
- verifica che tutti i materiali pericolosi siano propriamente etichettati. Se non sei sicuro di cosa contiene un contenitore, evita di usarne il contenuto e avverti il tuo superiore.
Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:
Inail, Consulenza Tecnica Accertamenti Rischi e Prevenzione, “Agenti chimici pericolosi: istruzioni ad uso dei lavoratori”, a cura di Elisabetta Barbassa, Maria Rosaria Fizzano e Alessandra Menicocci (Contarp), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2018