FORME DI FINANZIAMENTO

DECRETO RILANCIO – PRINCIPALI NOVITA’

CREDITI DI IMPOSTA PIANI TRANSIZIONE

4.0 Nel processo di conversione del decreto Rilancio in Parlamento, giunto quasi alla sua conversione (sarà approvato ufficialmente in Senato il 18 luglio), non vi è traccia delle attese misure di proroga e potenziamento dei crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0; risulta quindi escluso l’aumento delle aliquote del credito d’imposta R&S a livello nazionale, se non, come vedremo, per quelli sulla Ricerca & Sviluppo di 11 regioni italiane.

Il credito d’imposta per gli investimenti in Ricerca & Sviluppo (fissato al 12% dall’ultima legge di bilancio) viene notevolmente aumentato per le imprese delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, a cui si sono aggiunte le regioni Lazio, Marche e Umbria colpite dagli eventi sismici del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017.

Il nuovo credito d’imposta per la R&S aumentato per le imprese delle 11 regioni coinvolte diventa così:

– al 25% per le grandi imprese;

– al 35% per le medie imprese;

– al 45% per le piccole imprese.

 

INCENTIVI A START UP INNOVATIVE

Sono le start up innovative le protagoniste principali delle misure dedicate all’innovazione contenute nel decreto Rilancio.

Tra questi vi è lo strumento Smart&Start Italia di Invitalia (incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative finanziando progetti compresi tra 100.000 e 1,5 milioni di euro) che viene dotato di ulteriori 100 milioni, che saranno utilizzati per il “rifinanziamento delle agevolazioni concesse nella forma del finanziamento agevolato”. Allo stesso modo altri 200 milioni vanno al “Fondo di sostegno al venture capital” per sostenere investimenti nel capitale di startup e PMI innovative. Sul fronte fiscale la conversione in legge del decreto Rilancio porta con sé una detrazione Irpef del 50% sulle somme investite nel capitale sociale di una o più startup o PMI innovative (direttamente o tramite “organismi di investimento collettivo del risparmio che investano prevalentemente in startup innovative”), per investimenti massimi di 300.000 euro da mantenere per almeno 3 anni.

Per permettere alle startup innovative di avere maggiore accesso agli “ecosistemi per l’innovazione” sono arrivati poi 10 milioni di euro che saranno erogati sotto forma di contributi a fondo perduto per acquisire servizi forniti da incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels “e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative”. I finanziamenti agevolati potranno avere un valore “pari a quattro volte l’importo complessivo delle risorse raccolte” dalla startup, con un limite massimo di un milione di euro per investimento.

 

IPERAMMORTAMENTO

Sono stati prorogati al 31 dicembre 2020 i termini di consegna per i beni strumentali ammissibili al beneficio del superammortamento ordinati con acconto pari al 20% del prezzo di acquisto entro lo scorso 31 dicembre 2019.

 

BLOCKCHAIN

Aumenta il contributo a fondo perduto (dal 35% all’80%, fino ad un massimo di 100.000 euro) per l’avvio di iniziative, da parte delle filiere agroalimentari, dedicate al “finanziamento di iniziative finalizzate allo sviluppo di processi produttivi innovativi e dell’agricoltura di precisione o alla tracciabilità dei prodotti con tecnologie Blockchain”.

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