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ATTREZZATURE DI LAVORO: BASTA IMPROVVISARE, BISOGNA SAPERE

Responsabilità dei costruttori di attrezzature

Ognuno di noi, per quanto di competenza, ha le proprie responsabilità circa le attrezzature di lavoro, il mantenimento della loro efficienza e gli eventuali accidenti che possono accadere mentre si lavora con esse.

Attenzione quando:

  • alle attrezzature vengono installati parti o ricambi non previsti dal costruttore
  • la manutenzione viene effettuata da personale non esperto nè qualificato
  • l’uso dell’attrezzatura avviene da parte di personale non preparato o non idoneo
  • vengono installate attrezzature aggiuntive non conformi alla macchina acquistata

La casistica però è molto più lunga di questa breve lista 

Lavori in aziende o cantieri diversi

Spesso gli operatori delle attrezzature si comportano sempre allo stesso modo, sia quando lavorano presso la propria sede lavorativa, sia quando il lavoro viene svolto presso altre aziende o in altri cantieri.

Invece, ogni persona, deve rispettare le regole di lavoro decise dal “padrone di casa” o dalla persona (o persone) che crea un percorso comune per evitare rischi lavorativi.

Ad esempio, fra queste, troviamo:

  • regole relative alla circolazione (linee di percorso, segnaletica, aree di sosta, etc.)
  • regole di condotta (indossare indumenti ad alta visibilità ed altri d.p.i. previsti)
  • regole di emergenza (modalità di allerta nei casi di incendio, ad esempio)
  • regole di avviso (nelle situazioni in cui si ravvisino anomalie)

Ogni luogo di lavoro ha i propri rischi e la conoscenza di questi rischi porta gli operatori a prepararsi per evitare situazioni accidentali.

Ogni attrezzatura ha dei limiti

Uno dei problemi, e forse uno dei più importanti, per il quale si verificano incidenti ed infortuni negli ambienti di lavoro è l’uso dell’attrezzatura in modo difforme dalle raccomandazioni del costruttore. Capire i limiti di un mezzo ed operare entro quei confini è proprio ciò che consente di lavorare con le migliori e maggiori condizioni di sicurezza.

Come operatori occorre preoccuparsi dei limiti di operatività dell’attrezzatura che viene concessa in uso e queste informazioni si trovano iscritte nel libretto d’uso e manutenzione che gli operatori debbono sempre avere a disposizione. Basta con l’improvvisazione, ci vuole preparazione!

Obbligo segnalazione guasti

Come operatori, la verifica del mezzo in uso, consiste in:

  • controllo preventivo (a vista prima di lavorare e provando le funzionalità del mezzo)
  • controllo di fine lavoro (per segnalare eventuali interventi di manutenzione)

A queste due fasi si aggiunge la segnalazione di un problema durante l’attività lavorativa: mai attendere la fine del turno, mai pensare che le cose di oggi possano essere fatte domani.

A volte siamo preposti

In genere, in un gruppo di lavoro, c’è sempre una persona che è referente, in termini di responsabilità, di tutti gli altri membri che compongono il gruppo stesso. Questa figura (capo operatori attrezzature, responsabile cantiere, etc.) viene definita dalla Legge come Preposto.

Un ruolo con responsabilità penali, garante della sicurezza dei lavoratori, che deve per Legge effettuare un corso di formazione aggiuntivo.

I lavori non sono tutti uguali

Per ogni compito, gli operatori, debbono ricevere precise istruzioni operative dai propri superiori con l’obiettivo di evitare incidenti dove potrebbero venir coinvolti gli operatori stessi ma anche altre persone.

Lavorare in galleria, ad esempio, è qualcosa di estremamente diverso da un lavoro da compiersi in un altro specifico luogo.

Basti pensare, infatti, che nelle gallerie possiamo trovare determinate condizioni di rischio, come ad esempio:

  • polveri
  • fumi di scarico di altri automezzi ed altre attrezzature di lavoro
  • carenza di luce e, pertanto, di visibilità
  • condizioni climatiche non del genere normale (troppo calde o fredde, umidità, etc.)

Da queste basi, quindi (anche se le valutazioni debbono essere certamente più approfondite), nasce ciò che un datore di lavoro deve porre in essere per garantire il lavoro in modalità corretta e sicura.

Una volta studiate le procedure per un servizio sicuro, le medesime procedure bisogna trasferirle ad ogni operatore incaricato mediante una efficace attività di formazione specifica e, se è il caso, di addestramento in campo.

Inoltre gli operatori, al fine di eseguire il lavoro nelle massime condizioni di garanzia e sicurezza, devono essere idonei sotto il profilo sanitario, verificato dal medico competente.

Le attrezzature stesse devono essere idonee in base alla tipologia di lavoro per le quali si impiegano.

Quali D.P.I. per gli Operatori?

In line di massima, i Dispositivi di Protezione Individuale di maggior uso, sono:

  • gli elmetti (per la protezione della nostra testa)
  • i guanti (a protezione delle mani)
  • le scarpe (per la salvaguardia dei nostri piedi)
  • le cuffie o i tappi (per proteggere il nostro udito)
  • le mascherine (a tutela delle vie respiratorie)
  • gli occhialini (per far scudo ai nostri occhi)

Anche per i dispositivi sopra elencati non esiste un modello generale o un articolo che vada bene per ogni rischio lavorativo. I livelli di protezione variano in base al tipo di rischio che possiamo incontrare durante il nostro lavoro.

Procedure sicure per ogni lavoro

Saper cosa fare e come farlo è di estrema importanza al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e, pertanto, anche degli operatori di attrezzature quali, ad esempio, il Carrello Elevatore, la Piattaforma, l’Escavatore o la Gru.

Questo compito, chiaramente, è a carico del datore di lavoro o di un suo diretto delegato … visto che per legge è indispensabile “procedurare” ogni mansione ed ogni incarico che viene affidato alle persone.

Il compito, però, non è soltanto quello di impartire ordini di servizio, ma di far sì che questi ordini siano chiari, precisi e che non creino nelle menti delle persone dubbio di alcuna specie. Per quanto racconto nei vari momenti di formazione che portano al conseguimento del patentino attrezzature, una parte della lezione è proprio legata alla certezza delle attività da svolgere e, ancora, dalla assoluta garanzia che l’operatore abbia compreso esattamente cosa fare per poi accertarsi che sia in possesso delle conoscenze e capacità per portare a termine il suo lavoro in sicurezza.

Efficienza delle attrezzature di lavoro

La manutenzione da effettuare è quella decisa dal costruttore dell’attrezzatura ed è contenuta nei libretti d’uso e manutenzione che accompagnano i mezzi e che devono essere sempre prontamente disponibili. In aggiunta è bene istituire un vero e proprio registro della manutenzione intestato ad ogni singolo mezzo di lavoro. A questo punto si dovrebbe avere un vero e proprio diario di bordo dove vengono puntualmente registrate le fasi di cura dell’attrezzatura. In questi registri dovremmo anche registrare le “cose” da verificare in futuro, la scadenza determinata dalle ore di lavoro e in base al tempo trascorso.

I mezzi debbono essere idonei al pari delle persone che le utilizzano.

Solo gli “abilitati” possono condurle!

E’ purtroppo ancora molto frequente, nei vari ambienti di lavoro, spostare momentaneamente o concedere in uso (anche per brevi momenti) le nostre attrezzature di lavoro.

1) se siete datori di lavoro (o delegati da questi), preoccupatevi di concederle in uso ai soli operatori abilitati col patentino

2) se invece siete lavoratori … non autorizzate altri all’uso dei mezzi

Il noleggio dei mezzi

Può accadere, che per sopravvenute necessità, abbiamo bisogno di un mezzo a noleggio: queste situazioni capitano quando la nostra attrezzatura non è propriamente idonea per il genere di lavoro da svolgere o quando non abbiamo un’attrezzatura specifica.

In prima battuta, una volta deciso quale sia l’attrezzatura che ci occorre, dobbiamo verificare se la stessa è completa anche per quanto concerne tutta la sua documentazione. Dobbiamo infatti disporre dei libretti di manutenzione ed uso, delle schede tecniche e di conformità e delle eventuali verifiche periodiche quando la nostra attrezzatura viene ricompresa fra le apparecchiature di sollevamento di persone o di materiali.

Fatto ciò, il noleggiatore, può conferirci in uso il mezzo a due condizioni specifiche:

1) che lo stesso ci rimetta dichiarazione sulla sicurezza e idoneità del mezzo

2) che lo stesso noleggiatore riceva da noi (scritta da parte del datore di lavoro) una dichiarazione attestante i conduttori incaricati all’uso dell’attrezzatura, i quali dovranno essere in regola con il patentino richiesto dalla legge

Acquisti usati

Le attrezzature le vorremmo tutte nuove, ma talvolta la decisione d’acquisto punta dritto alle attrezzature usate.

Quando si acquista un’attrezzatura usata è bene anche sapere che noi non conosciamo la sua storia, ovvero ad esempio, come è stata usata o come è stata mantenuta.

Una verifica straordinaria iniziale è fondamentale: parlo di ingrassatura, di controllo dei liquidi, di verifica dei dispositivi di sicurezza e di altri tanti aspetti dell’attrezzatura.

In questa fase le attività di verifica e manutenzione debbono essere svolte da personale altamente qualificato ed esperto, sempre per la nostra massima garanzia.

Per le attrezzature che prevedono le verifiche periodiche (gru, piattaforme, etc.), preoccupatevi di avere fra le mani gli incartamenti in piena regola. Un’attrezzatura se non portata a verifica e, quindi, non idonea per essere utilizzata è potenzialmente oggetto di sospensione da parte degli enti di controllo preposti al servizio di vigilanza.

Il trasporto dei nostri mezzi

Alcune attrezzature, per essere dislocate da una sede di lavoro ad un’altra, debbono essere trasportate tramite altri veicoli.

  1. In prima analisi è bene valutare i rischi connessi al posizionamento dell’attrezzatura sul carro (o sul rimorchio): la salita del mezzo deve avvenire proprio tramite rampe efficaci che abbiano una larghezza sufficiente per evitare la caduta del mezzo durante la fa della salita.

Il mezzo, a sua volta, deve essere reso quanto più possibile immobile al fine di evitare oscillamenti che possono causare l’instabilità dello stesso ed il rovesciamento dell’attrezzatura.

Alcune attrezzature possono essere caricate tramite apparecchiatura di sollevamento. In questi casi è bene “arpionare” l’attrezzatura nei punti di sollevamento previsti dal costruttore.

  1. La seconda fase concerna la “legatura” dell’attrezzatura caricata tale da renderla quanto più stabile possibile e cercando di evitare di caricare il baricentro del mezzo verso la parte finale del pianale di carico. Le benne, le forche, i bracci devono essere quanto più prossimi alla cabina dell’attrezzatura di lavoro (del carrello, dell’escavatore, della pala, etc.).
  2. Durante il trasporto evitare velocità non moderate, sterzate brusche, frenate improvvise, considerando sempre che avete un’attrezzatura mobile caricata, seppur immobilizzata.
  3. L’ultima fase concerne la discesa del mezzo: come per la salita, anche in questo caso fate uso delle rampe idonee, immobilizzate il carro o il rimorchio, muovetevi con massima prudenza.

 

Consapevolezza e conoscenza della normativa e dei rischi.

LA FORTUNA NON E’ UN DISPOSITIVO DI SICUREZZA!

 

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