ATECO 2025 E SICUREZZA SUL LAVORO: COSA CAMBIA DAVVERO?
- 25 Agosto 2025
- Posted by: Lucia Baima
- Categoria: NEWS
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Dal 1° gennaio 2025, l’ISTAT ha reso operativa la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025, che andrà a sostituire l’attuale ATECO 2007, aggiornata nel 2022. A partire dal 1° aprile 2025, il nuovo sistema è obbligatorio per tutti gli adempimenti statistici e amministrativi, inclusi quelli verso INAIL, INPS e Registro Imprese.
Questa revisione nasce da un processo inter-istituzionale che mira a rendere la classificazione più aderente all’attuale struttura economica del Paese.
Cosa comporta realmente per il livello di rischio aziendale e per gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/08.
Per approfondimenti.
IL LIVELLO DI RISCHIO AZIENDALE CAMBIA DAVVERO?
È essenziale comprendere che i codici ATECO hanno uno scopo statistico e amministrativo, non valutativo. Tuttavia, nella pratica, vengono spesso utilizzati come riferimento per determinare il livello di rischio (basso, medio, alto), che a sua volta influenza contenuti, durata e obbligatorietà della formazione per lavoratori, preposti e datori di lavoro.IL LIMITE DEL SISTEMA ATTUALE
L’utilizzo del codice ATECO come indicatore del rischio può risultare fuorviante, in quanto non considera:- le attività effettivamente svolte;
- le condizioni ambientali;
- la presenza di agenti chimici o fisici pericolosi;
- le caratteristiche degli impianti e delle attrezzature.
DISALLINEAMENTO NORMATIVO:
Con l’introduzione dell’ATECO 2025, si crea una frattura tra realtà operativa e normativa:- ATECO 2025 è obbligatorio per comunicazioni ufficiali;
- Ma il rischio aziendale ai fini della sicurezza resta ancora basato sull’ATECO 2007 (allegato IV, Accordo Stato-Regioni).
QUALI AZIONI ADOTTARE NELL’ATTESA DI UN AGGIORNAMENTO NORMATIVO?
In attesa di un’eventuale revisione normativa che integri ATECO 2025 nei riferimenti ufficiali alla sicurezza sul lavoro, si raccomanda:- Non affidarsi esclusivamente al codice ATECO per stimare il rischio aziendale.
- Integrare la valutazione con un’analisi tecnica approfondita e personalizzata.
- Documentare eventuali scostamenti tra codice formale e attività reali.
- Monitorare aggiornamenti normativi, soprattutto alla luce del nuovo Accordo Stato-Regioni del 17 aprile 2025, che al momento resta ancorato all’ATECO 2007.
CONCLUSIONI
Il cambiamento introdotto da ATECO 2025 è formale ma significativo. Anche se non comporta modifiche immediate al livello di rischio aziendale, impone a tecnici e datori di lavoro un approccio più consapevole e tecnico alla valutazione dei rischi. In attesa di un necessario allineamento normativo, è fondamentale non ridurre la sicurezza a una classificazione statistica, ma costruire sistemi di prevenzione basati su dati reali e contesti operativi concreti.Per approfondimenti.
- Guida alla lettura ATECO 2025 : spiega come interpretare e utilizzare correttamente la classificazione, illustrando la struttura gerarchica e le modalità di consultazione.
- Note esplicative ATECO 2025 : fornisce dettagli e chiarimenti sulle singole attività economiche, aiutando a comprendere meglio il contenuto di ciascun codice.
- A questo link sono disponibili le tabelle di raccordo utili per confrontare e convertire i codici tra la precedente classificazione ATECO 2007 e la nuova ATECO 2025.